Il treno ritarda? Arriva l’amore


Ritardi FSLui va per i quaranta e fa l’avvocato a Milano.
Lei dimostra qualche anno in meno, non so che lavoro faccia. Ma va a sud, verso Genova.
Entrambi pendolari, entrambi single, prendono il treno tutti i santi giorni a Pavia più o meno alla stessa ora, tra le 7.30 e le 8.00. Lui sul binario 3, lei sul 2. Destinati a non incontrarsi mai. Schiena contro schiena da anni, tutte le mattine. Chi col libro, chi col giornale, di spalle, ignorandosi.

Poi arriva il lungo inverno in cui le Ferrovie dello Stato cambiano gli orari. E tutto cambia. Per interminabili mesi tutti i treni tardano, si accavallano. A volte saltano, spariscono insomma.
Alcuni vengono aboliti. Fa freddo qui tra il binario 2 e il binario 3 nell’inverno del 2005. Centinaia di pendolari surgelano in silenzio.

Una mattina di dicembre, la schiena spazientita di lei urta per caso quella avvilita di lui.
Mi scusi. Nulla. Sorriso.
La storia non dice chi fa il primo passo. Nè quanti anni hanno passato lui e lei l’uno accanto all’altra senza vedersi. Ignorandosi diretti altrove.
La storia dice che proprio grazie ai ritardi lui e lei si sono conosciuti. E fidanzati. Che a primavera si sposano.
Che, letta questa storia, le Ferrovie dello Stato gli pagheranno il viaggio di nozze.

No, scusate, quest’ultima è troppo grossa anche per una storia di fantasia.

(Segue)

4 Comments on “Il treno ritarda? Arriva l’amore

  1. Che bella favoletta…

    peccato però che io, ai binari 2 e 3, aspetto treni che vanno a nord e a sud, ma prendo solo del gran feddo…mah

  2. Ho letto oggi, al binario 3, mentre aspettavo il treno delle 12.50 per Milano… è una bella storia…molto originale anche il seguito devo dire! mentre aspetti il treno è carino poter leggere qualcosa di simpatico!

  3. … mumble… in effetti qualcuno mi disse di questa cosa del binario tre… ma credevo mi pigliasse pe’ fondelli.

    Grazie haidee, resta sintonizzata, buoni treni a te.

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