scrittori: graditi ritorni …


scrittori: graditi ritorni

Bentornato, Mordechai

Scritto nel 1990 da Mordechai Richler, arriva in libreria per Adelphi “Solomon Gursky è stato qui”. Sono ben 596 pagine. Basteranno? Dico basteranno a chi appena letta “La versione di Barney” ha visto scomparirne l’autore e ha cercato invano consolazione ne “Il mio biliardo”? Basteranno a chi sovente torna ad abbeverarsi di dolcezza e cattiveria dentro i pensieri e la vita di Barney Panofsky?
Il “nuovo” romanzo narra avventure e peripezie di una famiglia ebrea di Vilnius che traversa l’oceano alla fine dell’Ottocento e brigando e truffando, pian pianino mette su il suo bell’impero multimiliardario basato su contrabbando di alcol e hotel con piacenti donnine.

Basteranno queste 596 pagine? Spero di sì perché il mio Barney è parecchio consunto e puzza di sigari e whisky.

 

E per chiudere, una scintilla del vecchio Mordechai. Barnard (il più cattivello dei figli di Solomon) sta sul letto di morte. La moglie Libi gli chiede se crede in Dio.

E lui: “Come puoi pensare a stronzate simili in un momento come questo? … Non capisci proprio niente. Se Dio esiste, io sono fottuto.”




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