segnali dall’alto …

segnali dall’alto

Non avrai altra radio all’infuori di me

Ieri, ore 18.20, Milano, Stazione centrale. Salgo sull’interregionale, sgomito e combatto la quotidiana guerra per un sedile. Ho Caterpillar nell’auricolare ma in stazione la ricezione è disturbatissima e precaria. Poi sento un fort BZZZ, un’apparenza di lieve scossa dentro il timpano. La radio si spegne. Pile scariche, penso. Mi siedo e sistemo le masserizie. Sospiro mentre il vagone si pigia di umanità alla rinfusa. Riaccendo la micro-radio e sussulto: tutte le mie 20 emittenti in memoria sono scomparse. Al loro posto, solo una voce maschile nitidissima che mi dice del peccato e della redenzione. Cosa significa? È accaduto ad altri, spero. O è un messaggio in esclusiva per me?

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