zio Burp e i mulini a vento …

zio Burp e i mulini a vento
Indecisione
Mah… io mentre aspetto ‘sta telefonata… quasi quasi… 
Che fo?
Scrivo il post sul concerto di Carlo Fava? O quello sui giornali al contrario? Quello sul peggior manifesto elettorale della mia città? O quello su quanto sono "felice" del mio nuovo gestore unico telefonico? O parliamo del Womma? O dell’e-buzz marketing? O di un gatto che sta su un termosifone come Costantino in un libro? Dei prossimi reality show? Del fatto che questo blog progredisce in tecnologia ma langue di contenuti? Di Bollani, Lansdale, Mastrocola, Benni, Mendoza, Sedaris? Di uno qualunque dei libri di cui vorrei raccontarvi?

DRIIINNN.
Ecco, infatti, appunto. A presto.

13 Comments on “zio Burp e i mulini a vento …

  1. Il peggior manifesto elettorale e’ quello che e’ stato attaccato.

    Cmq sono curioso di sapere qual e’ il peggiore che hai visto a Pavia…

  2. Caro anonimo, ma immagino concittadino. A Pv ce n’è uno in particolare su cui si potrebbe fare una mini lezione sull’advertising. Giusto due regoline due, basilari, buttate nel cesso in allegria da chi l’ha ideato e realizzato.

    Dice se non erro “Cambiare Pavia, con noi senza paura”.

    Cmq il tema non è politico e così non sarà il post. Quando mai sarà.

  3. Personalmente leggerei volentieri un post su Lansdale, che ho appena scoperto 🙂

  4. Ero io (ste) l’anonimo 🙂

    Ho visto quel manifesto… una delle liste e’ Alternativa sociale (i fasci della Mussolini). Ho molta paura se provo a immaginare come vorrebbero cambiare Pavia…

  5. Non sono un’esperta, ma so che “senza paura” è sbagliatissimo perché nominando proprio ciò che si vorrebbe tenere lontano dalla mente di chi legge (la paura), di fatto lo si evoca chiaramente.

    La seconda regola?…

    Comunque il top degli slogan è della precedente campagna: “In Europa ho PESATO”. Pesato è il candidato. Uahahah!

    E il partito dal nome più bello? “Basta”. ;-))

  6. Raffy c’hai preso. La seconda regola la devo ritrovare nella memoria. Mia dico. Appena ripasso davanti all’orribile manifesto essa sorgerà dalle nebbie neuroniche.

    Abissi, Lansdale è una mia recente (diciamo un paio d’anni) ma fervida passione. In passato qui sopra ne ho scritto più volte, se ti capita di aver tempo di curiosare. Ma va da sè che in giro per il web (su Marsilio Black per esempio) trovi un sacco di cose probabilmente più interessanti dei miei post. Il post che verrà sarà breve su Rumble tumble. Quando non lo so. Grazie

  7. a proposito di manifesti elettorali. nella mia città, che è anche quella di zio burp, si presenta un tipo che ha la mia età e che più o meno si frequentava ai tempi del liceo e giù di lì. Era conosciuto da tutti come ufo. Ora, a prescindere dall’appartenenza politica, (che ha il suo peso) come fai a sperare che il tuo prossimo sindaco sia ufo? non so, per me manca di credibilità…

    cassie

  8. mmm questo ufo io non so chi sia… Però se davvero fosse conosciuto come tale proprio su quello avrebbe dovuto puntare: “siete arcistufi di amministratori terrestri? Coraggio, cambiate. Vota Ufo.”

    Poi salto dall’altra parte ed elaboro una copy strategy per la concorrenza. “Cittadino, non votare a ufo”. Poi mi fermo perchè non so proprio perchè si dica “a ufo” in quell’accezione. Si dice ancora nevvero?

  9. “a ufo” deriva dalla dizione milanese “a uff”. A sua volta questa

    deriva dalla sigla che contrassegnava le forniture, cibi e no, per la fabbrica del Duomo di Milano. Esse erano libere da dazi e balzelli.

    Ad Usum Fabricae.. A.U.F. appunto.

  10. Interessante, grazie.

    Mumble.

    Ma esiste già un blog dedicato ai dubbi linguistico/etimologici tipo maperchèsidicecosì?

    A qualcuno interessa aprirlo?

  11. beh, sarebbe interessante…

    intanto ho linkato il tuo blog perchè mi piace.

    A +.

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