ehi tu, batti un colpoIntendiamoci con…

ehi tu, batti un colpo
Intendiamoci con voialtri là fuori
Quando scrissi che ah com’ero contento dei miei 17 25 lettori, che sapevo persone attente, curiose, valide e di gran qualità, indipendentemente dal numero manifesto dei pubblici commenti, non è che intendessi rinunciare a priori a qualsiasi forma di interattività, ok?
Dico, non vi pare di esagerare ora?

(In caso nessuno risponda, questo post si autodistruggerà entro le 10 di domattina).

15 Comments on “ehi tu, batti un colpoIntendiamoci con…

  1. Si, per essere sinceri vedere un post senza commenti mette un po’ tristezza…comunque alle volte l’assenza di commento può essere una forma di rispetto verso la creazione altrui: per esempio non voler rovinare un post “colto” con un commento stupidino, no? …va bè, però i 25 ci sono sempre, dunque tu scrivi, che noi leggiamo…

  2. ci siamo. siamo qui. non ci vedi? muti ma attenti.

    LaMir

  3. Grazie cari. Mi sentivo solo, tutto qua.

    Ora passato tutto: niente più bibi.

    Procediamo.

  4. il tuo blog è troppo serio, sembra un testo di letteratura, per questo sono scesi i commenti… per non rovinarlo.

    belli i tempi in cui si disserva low profile…

    puntodidomanda

    ps ciao 🙂

  5. appunto. io non sono nemmeno più in grado di scrivere correttamente.

    “si dissertava”…

    puntodidomanda

  6. Ci sono ma taccio dignitosamente se non mi viene nemmeno un commento che non mi rovini la reputazione.

    Ciao

  7. Ok allora facciamo così: la prossima volta che mi sento solo, scrivo un post bruttino, semplicistico e sempliciotto. E poi lascio ai vostri commenti il compito di elevare il livello del dibattito.

  8. ci sono anch’io, ti leggo sempre con grande piacere .

    Ciao

  9. ti seguo assiduamente. Ma commento solo se ho qualcosa di intelligente da aggiungere. Ma non abbandonarci

  10. Sono commosso. Basta, non lo faccio più. Il mio strizzacervelli immaginario direbbe che è tutto collegato a un’infanzia infelice in cui nessuno mi dava retta e mi chiudevo nella mia cameretta a giocare al Subbuteo. Da solo. Giocandomi tutte le diottrie che i ragazzini perdono altrove.

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