Pavia: sempre viva questa…

Pavia: sempre viva questa città?
Primavera di fermenti

SM logoUscire la sera vestiti leggeri, in bici e infilarsi in un teatro pieno dove due persone seriamente simpatiche parlano a ruota libera del gioco e del pensiero. Rilevare che il pubblico non è imbalsamato. Addirittura interviene. Addirittura a tratti reclama, insomma dice la sua. Manco fossimo negli anni ’70.
Il concetto migliore che mi metto in tasca prima di uscire dal teatro è: Volare alto? e se provassimo a volare altro?
Infilarsi a Spazio Musica che ha finalmente riaperto non solo le porte, ma forse anche gli occhi. Ordinare una birra e assistere alla performance di un pittore e di un pianista. Stupirsi quando, sceso dal palco il pittore, lo sostituisce una bimba di tre anni e mezzo. La musica riprende e Zoe, nel miracolo di attenzione generale, completa a modo suo il quadro. Applausi.
Incontrare un demonio di musicista creativo, Guido Mazzon, che ti invita a passare domenica al Sottovento che "leggo delle cose di Pasolini e se ti metti al piano vengono meglio".
Incontrare Angelo e Patrizio, ottimamente ingrigiti. Sedersi al piano (sì perché ora Spazio Musica ha un piano) e mescolare tre canzoni in una. Finchè non ti portano via, di nuovo al bar. Mettersi d’accordo con Angelo per andare il giovedì da Gigi, chiacchieriamo, suoniamo blues, serve altro? Risedersi al piano e interagire con le nuove generazioni al ritmo di unz unz sporcato col free. Scendere di nuovo al bar e rivedere Fabio, con in mano il suo nuovo disco. Rimorchiarlo sul palco in una libera jam che sarebbe piaciuta a Marco. Prendere con lui accordi inediti nel presente (tipo che so tipo un E7/13/18/21/28 ) e accordi vaghi sul futuro (ci vediamo per studiare bene chiamo io chiami tu).
Andarsene a letto felici alle 3.

5 Comments on “Pavia: sempre viva questa…

  1. ..io invece ho rinunciato a Bergonzoni per andare a Spazio per incontrare una persona che non ho incontrato, per poi tornarmene a casa prima dell’inizio della performance e, quindi, aver mancato pure in inatteso incontro con zio Burp. Quella che si dice una vita fuori fase. Uno di quei giorni da dimenticare in fretta.

    il Tinez

  2. Io invece sono andato a letto frustato.

    Dalle birre.

    Ho un cerchio di malto alla testa che te lo raccomando.

    Prossima volta, diamine, organizziamoci via sms.

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