Un’altra orchestra è possibile…

Un’altra orchestra è possibile
Dell’Orchestra di piazza Vittorio avevo solo letto distrattamente qualcosa… così quando ho visto il dvd + libro + cd l’ho preso al volo. E ci sono cascato dentro in pieno.
Un’orchestra meticcia nata all’Esquilino, quartiere di Roma dove gli italiani sono "minoranza etnica", per opera di un deus ex machina, Mario Tronco, di scuola, apertura mentale e curiosità "Avion Travel".
Il film racconta tutta la storia a lieto fine di questa impresa: dalla ricerca dei musicisti alle prove, ai finanziamenti, ai problemi (coi permessi di soggiorno).
Divertente, istruttivo, significativo. Un film sul potere e sul linguaggio universale della musica, dove il musicista di strada, il diplomato, il jazzista e il cantante rituale suonano insieme superando barriere linguistiche, ideologiche, religiose, musicali, tutte insomma.
Un film da proiettare nelle scuole. Non quelle di musica, dico le scuole punto.
Così ora canticchio strofe in arabo (Ena Andi) oppure quella meravigliosa canzone sudamericana senza parole di cui appunto ora mi sfugge il titolo. Quella che fa pa ra pa pa pa pi pa pa… (Ok, ecco trovata: è Tarareando).

Ok, se ancora non ti ho convinto, guardati il trailer. Con il direttore (casertano), che cazzia il cantante (tunisino) perchè stenta a imparare una canzone (indiana) trascritta sul foglio (in italiano).

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