25 aprile 1978

25 aprile 1978
Ora, io questa storia sono certo di averla già scritta, ma non so più dove e comunque non qui sul blog, quindi oggi eccola.

Facevo la V elementare e per il 25 aprile la maestra ci chiese di intervistare i nonni sui loro ricordi della guerra e della Liberazione. Io di nonno ne avevo uno solo e mi dissero che cose da raccontare lui ne aveva.
Così, la domenica successiva a Milano, fu il giorno della mia prima intervista. Usai il registratore a cassette, un Philips grande più o meno come questo notebook ma pesante il doppio e con dei tastoni grossi così che facevo fatica a pigiare REC fino in fondo. A scuola, la mia ricerca a tutti gli effetti “multimediale” fece un figurone.

Nonno Mario, qui accanto nel 1943 che nel ’78 aveva l’edicola in piazzale Baiamonti, parlò per un intero lato di BASF – C60 e l’unica cosa che ricordo perfettamente è il dettaglio del viaggio in bici. Che lui faceva ogni mese da Milano (via Volvinio) a Fondo, Val di Non (percorso che io bambino compivo ogni estate in 5-6 ore comode su una Ford Anglia), per andare a trovare la famiglia sfollata in montagna. 283 km e rotti. E nascosti dentro le gomme, tra il copertone e la camera d’aria faceva arrivare lettere e soldi ai reclusi nel campo di Gries – Bolzano.

Chissà dove vanno le vecchie BASF – C60 quando muoiono.
Chissà

Buona Liberazione.

3 Comments on “25 aprile 1978

  1. Sì Sì tanto lo so che avete anche fischiato la Letizia. L’ha detto la tivù.

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