aNobii e il non-gruppo in cui sto da solo

Avevo visto che dentro aNobii esistevano dei gruppi di discussione tematici. Non mi ero accorto di aver ricevuto ben 119 inviti a partecipare a questo o a quel gruppo. I più vari, più o meno pertinenti con il mio shelf (musica, jazz, fiabe, humor, calcio, eros, tom robbins, bloggers), tutti tragicamente incompatibili col tempo che riesco a dedicare ad aNobii.
Così l’altro giorno ho compiuto un gesto simbolico, futurista, paradossale, rivoluzionario: ho fondato io il mio Gruppo dentro aNobii.

L’ho chiamato “Il Gruppo in cui sto da solo“. Lì per lì speravo che qualcuno da fuori l’avrebbe visto e se ne sarebbe incuriosito. Ma credo che da fuori sia invisibile finchè non procedo io con degli inviti. Inviti che ovviamente inficerebbero la ragione stessa della sua esistenza. Sono solo, lì e in questo cul de sac. E dunque?

2 Comments on “aNobii e il non-gruppo in cui sto da solo

  1. già. Quindi sarà il caso di cambiare la “ragione sociale” del Gruppo? O mantenerla e cacciare fuori tutti? 😉

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