La nostra Delorean*

Non so voi ma io da bambino ero perennemente diviso tra due desideri impossibili.

– Quello di diventare invisibile. (Più tardi questa fantasia si sarebbe collegata allo spionaggio nel bagno delle femmine).
– Quello di viaggiare nel tempo. (Più tardi questa fantasia si sarebbe collegata allo studio dell’evoluzione storico sociologica del bagno delle femmine).

Ieri Alice mi ha mostrato il suo ultimo disegno, che più che un disegno è un vero e proprio progetto.
Ci sono un sedile, alcune righe colorate (i fili dell’energia per viaggiare) e alcuni piccoli oggetti. “Punte di freccia, una statua egiziana, un elmo da guerriero, una mela d’oro, la penna di un indiano”. Mi ha spiegato che collegando la corrente ai piccoli oggetti antichi, la macchina ti fa viaggiare – seduto comodo – fino al tempo di quegli oggetti. “Bisogna però essere sicuri che siano veri davvero, sennò finisci nel tempo in cui li hanno fatti finti.”

E mentre io pensavo che accadrebbe mettendoci dentro il 45 giri di My Sharona per tornare alla festa delle medie (possibilmente nel bagno delle femmine) lei mi ha riportato alla realtà: “Ora, papi, mi devi aiutare a costruirla davvero.”

* Ah, già che ci siamo: la Delorean esiste.

5 Comments on “La nostra Delorean*

  1. certo che a pensarci avrei anch’io un paio di cose da attacare a quei fili… dimmi quando la finisci 🙂

  2. Io e il mio amico Filippo eravamo entusiasti il giorno in cui su Topolino abbiamo trovato le istruzioni per costruire un aggeggio che prometteva di farti vedere attraverso i vestiti. Alla fine, dopo tanto girare e lavorare, un’immensa delusione: niente donne nude. Uffi.

  3. @baldo: appunto, meglio farsi un viaggio nella Storia o nella propria storia passata. Magari per aggiustare qualcosina o per prendere al volo una lasciata di quelle perse. Un’occasione.

    @Lofa: per non dire degli occhiali a raggi X pubblicizzati sull’Intrepido e sul Monello. (Ma sicuro fosse su Topolino quell’articolo? Forse funzionava solo sui vestiti dei paperi).

  4. Seguro seguro, era un Topolino: troppo complicato, ora, spiegarti la dinamica dell’art attack da fare, ma era proprio un Topolino.
    Mitici gli occhiali ai raggi X della Same Govj!

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