Addio bella giornata
Oggi era una bella giornata. Ero reduce da un concerto meraviglia, mi sono alzato e ho raccolto spinaci e lattuga (quest’ultima in quantità diciamo come minimo imprenditoriale). Poi Viola appena alzata mi ha mostrato i suoi disegni strabelli e io le ho stampato le parti nuove per violino. Ho parlato con Alice di Elio e di Prince. Poi sono sceso in edicola a comprare Rolling Stones e ho letto il pezzo di Giulia su Prince, che è molto bello e ha un finale, intendo proprio l’ultima frase, ancora più bello.
Poi davanti al mio caffè, al bar del quartiere in un sabato primaverile di sole, ho aperto il Corriere e ho fatto l’errore di leggere interamente le due pagine sulle indagini sulla bimba di Caivano.
E ho detto addio alla mia bella giornata. Mi viene il vomito e non ho voglia di parlare con nessuno.
No, di quella storia lì, nemmeno con voi.