musica: pusheraggio …

musica: pusheraggio a fin di bene
“Pensavo di spedirgli un libro sui formaggi italiani, che dici?”
Ebbene sì, ho scatenato un mostro. Ho una collega clamorosamente giovane e altrettanto promettente per voracità culturale ed estraneità all’ambiente vacuo che ci ingloba. E così le ho spacciato qualche brano di Damien Rice. Perché ne avevo udito parlar bene (qui in giro: Luca Sofri, Emmebi, Eustonstation) e mi garbava, punto, senza neppur conoscerne il sembiante o aver mai veduto la copertina del disco. Credo sia la prima volta che spaccio della musica che conosco solo in quanto tale, senza poterla associare a una faccia, a un’immagine. Ora lascio la parola alla collega e ai suoi commenti dopo il concerto dell’altra sera.
“E poi è anche carinissimo. E quanto pompa con quella chitarra e con quei pedali. E c’era anche il Liga. E Damien che ha parlato un sacco del suo amore per la mozzarella di bufala (una macchia di colore in questo mondo grigio, come la bimba rossa di Schindler’s list) e del gorgonzola. E poi quando è uscito si è fermato lì con noi, seduto sul marciapiedi a fare due chiacchiere e firmare autografi. Ed era così cucciolo che avrei voluto portarmelo a casa e tenermelo sul comodino.”
Gente, era da tempo che non vedevo simili sinceri brillii di luce causati da un nuovo amore musicale. Dunque sono orgoglioso del mio pusheraggio e del piccolo mostro curioso e insonne che ne è nato.





2 Comments on “musica: pusheraggio …

  1. Caro Zio Burp ci sono!!, perdonami la latitanza, è tutto un problema legato alla Barra dei Preferiti. Ora che ci sei non mancherà la mia visita giornaliera!

    Sokolnikov

  2. bene, sono molto più sollevato e posso tornare a dormire la notte senza tutte quelle pillole contro l’ansia da emorragia di lettori. 😉

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