vita da pendolare Il cappio in trenoIl…

vita da pendolare
Il cappio in treno
Il supercapo delle FS, Elio Catania, ha avuto un’idea geniale: mandare i suoi manager sui treni dei pendolari a tastare il polso degli utenti e a raccogliere le lamentele dei viaggiatori. (La notizia è qui, in fondo alla pagina, ma è uscita anche sui quotidiani).

Beh, geniale no? Credo sia un modo elegante per sbarazzarsi dei propri sottoposti.
Com’è noto infatti, il pendolare ha diversi livelli di incazzatura così schematicamente riassumibili in un climax di pericolosità crescente:
– 1. Il solitario. Nervosismo e rassegnazione. Il pendolare del primo stadio scuote la testa, guarda l’orologio, usa il telefono per commentare il ritardo del treno su cui viaggia o annunciare il proprio ritardo al lavoro.
– 2. L’agitatore. Nervosismo crescente, ansia proattiva, ricerca di alleanze. Il pendolare del secondo stadio sbuffa e commenta la situazione a voce alta. Può imprecare ma di solito manca di fantasia perché concentrato altrove: nella ricerca di sguardi di solidarietà che possono generare alleanze.
– 3. L’assalitore. Nervosismo oltre i limiti, aggressività, sudorazione eccessiva, logorrea, possibile bava. Il pendolare del terzo stadio ha trovato l’appoggio dei colleghi di sventura e solitamente in branco percorre le vetture in caccia del capotreno, o di un controllore. Quando lo raggiunge gli fa presente (di solito con modi poco urbani) le proprie lamentele. Di qui in poi può accadere di tutto. Normalmente non accade nulla perché il buon senso (e l’istinto di sopravvivenza) del controllore o l’intervento di pendolari agli stadi precedenti abbassa i toni del contendere.
In ogni caso, ogni tribunale sommario di pendolari sa che il linciaggio di un capotreno non gioverebbe alla causa. Da che mondo è mondo, infatti, graziando l’incolpevole capotreno, ricomponendosi e sbuffando, mollando il di lui bavero, ogni pendolare pensa tra sé: “Te ti lascio vivo che non ci hai colpa. Ma il giorno che mi capita tra le mani un dirigente…”










3 Comments on “vita da pendolare Il cappio in trenoIl…

  1. Fortunatamente pur facendo il pendolare da piu’ di dieci anni, sono ancora allo stadio 1. Credo di essere un pendolare-zen 🙂

    –ste

  2. io, invece, di zen non ho proprio niente: pendolo da un anno o poco più (escluse le manate di anni da studente, ormai nelle tasche del chiodo nella scatola sopra l’armadio), e sono già molto incazzata. sarà che sogno ancora in un mondo migliore…
    (ma mi piace la 2)

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