…ecco insomma, dicevo, arrivo con la…

…ecco insomma, dicevo, arrivo con la bici, faccio due scalini ed entro in questo posto. Con la bici entro e l’appoggio alla parete. Alle mie spalle qualcuno imbocca la porta uscendo e questa sbatte con violenza. E lì succede il danno.

Il pavimento è di assi di legno. Sembra di stare in un saloon. Comunque è un locale, dico una specie di pub insomma. Che in fondo si intravedono tavoli e rumore di bicchieri. La stanza è una piccola anticamera deserta. Al centro c’è una canna fumaria nera, un grosso tubo che parte da terra e si alza. Il soffitto è altissimo, saranno 20 metri almeno.
Il danno, appunto. Allo sbattere della porta il tubo prende a ondeggiare. Si stacca in alto e sta per cadere. E per dividersi in segmenti di tubo. Io istintivamente apro le braccia e lo afferro. Si stacca in basso. Lo devo sostenere per intero ora. Ondeggia. È pesante, cazzo. In alto si staccano i pezzi. Mollo tutto. Pioggia rumorosa di lamiera. Silenzio.
Riapro gli occhi e di fronte a me c’è una vecchina minuta vestita di nero con le mani sui fianchi. “Come la mettiamo?” mi fa.
Da lì è una lotta dialettica. Io spiego che non c’entro e tutto com’è accaduto. Ma lei non vuol sentire ragioni. Mi si attacca ai maroni come una sanguisuga e senza perdere la calma li tritura petulando. Allude a un altro danno fatto un’altra volta. Propongo di lasciarle il mio numero che ne riparliamo più tranquilli. E lei contesta che no, che insomma anche se abito lì vicino, stavolta vuole un documento. E io il documento glielo nego. E mi impunto.
Arrivano le forze dell’ordine? Arrivano altri avventori? Cavo il ferro dalla tasca la zittisco col piombo? Magra com’è, la vecchia, potrei pure intubarla dentro uno dei suoi fottuti tubi.
E comunque non lo so. Non lo so cosa accade. Perché a quel punto suona la sveglia. E la vecchia sparisce.

È una settimana che mi ricordo i sogni. Il primo era erotico: stupefacente ma tronco proprio causa stupore. Decisamente irriferibile qui sopra. Il secondo era professionale e bello e cazzo: sembrava vero. Questo secondo me ha molto a che fare col mio litigio col nuovo gestore telefonico. Materia su cui da un mese medito il post. Che ancora rimane sospeso, tra i neuroni e la punta delle dita.
Fanculo la vecchia, i suoi tubi e il gestore
e l’occhiello potrebbe essere: sogno o son fesso?

3 Comments on “…ecco insomma, dicevo, arrivo con la…

  1. mmhhh un grosso tubo nero che va in mille pezzi… una vecchia che ti si attacca ai maroni…freud avrebbe molto da dire non lo sai che è pericoloso raccontare i sogni?? Avanti fuori il sogno erotico che almeno non richiede interpretazioni! tanto siamo tutti adulti e vaccinati!

    Laisa

  2. insomma burp, la storia è piena di personaggi che si sono ribellati, che hanno protestato, che hanno reagito : da cavallo pazzo a sanremo a cicciolina in parlamento . e superpippo? e paperino che, perfino lui, diventa paperinik e rompe le palle a tutti? e superciuk? e Berlusconi? (em c’entra?).

    Beh forse è arrivato il momento che anche Burp diventi SUPERBURP!

    Vai Superburb, sfreccia nel web riversando i tuoi rigurgiti sulle vecchiette rompipalle, rompi tutti i tubi marroni che vuoi perche tuuuuu,tu sei SUPERBUUUURP.

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