Piango perché papà e mamma credono alle favole della pubblicità

Apprendo con un certo disappunto che è stata giudicata ingannevole la pubblicità del “Perchè piango” di Foppapedretti.

Trattasi di un accrocchio elettronico che per soli 95 € decodifica il pianto di un bimbo, traducendone al genitore la causa: ho fame, ho sonno, sono nervoso, voglio giocare, è solo un capriccio, mi sono cacato sotto, sto per rimettere, la nonna fuma in mia presenza, smettila di baciarmi la tua barba punge, questo pigiama è orribile, mettitelo tu.

La sanzione del Garante della concorrenza del mercato è motivata dal fatto che Foppapedretti presentava il prodotto come “clinicamente certificato per analizzare il pianto del 100% dei bambini”.

Ora, se fosse possibile trovare prima o poi la clinica che certificava (?) tutto ciò, si potrebbe chiedere di mettere a punto un analogo accrocchio per migliorare le relazioni di coppia.

Mi permetto di avanzare due modeste proposte per il nome del prodotto: “Perché ho il broncio”, “Perché non te la do”.

4 Comments on “Piango perché papà e mamma credono alle favole della pubblicità

  1. eheheh carino! ci potrebbe essere anche perché ho il mal di testa oppure perché accendo la radio in macchina !!!

  2. ???

    Eh io? ma come diavolo…?

    Ah no scusa, ho visto ora le virgolette: certo, buona pure questa, Grazie.

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