varie ed eventuali …
varie ed eventuali
Le cose dimenticate e quelle trovate
Ieri trovo nella buca delle lettere una lettera della biblioteca Bonetta che mi chiede il rientro di Occidente per principianti, di Nicola Lagioia.
Ma va? L’avevo poi trovato?
Il fatto è che la mia signora ha la pessima abitudine di stivare nella libreria tutto ciò che io io lascio sul tavolo, sulla scrivania, sul pianoforte. Insomma io lascio in giro non i post-it con annotate le cose da fare. Lascio direttamente le cose. Infatti quando abitavo col Beppe, ohi gente, potete anche non crederci: ma io mi ricordavo tutto.
Che lui si faceva gli affari suoi e non mi spostava nulla. Al massimo diceva "sposti i libri dal tavolo che è pronta la pasta?".
Comunque stamattina ho iniziato il libro. E fila via veloce, quindi cara Bonetta, stai serena.
La scorsa settimana ho visto che ho fatto scadere due cose da scrivere che mi interessavano.
Peccato. Ma qui la mia signora non ha colpe.
Ieri ho trovato:
– un robot anagrammatore: il mio nome diventa Incarcerata Sigilli. Mio fratello si cucca uno splendente Elmo Tagliacarte.
– una sorta di mini real book automatizzato: mini score, chords, e midifiles piccini picciò.
– una pagina di risorse italiane e non sul jazz.
ignoti vangati
x l’omino
era falò chiamavano re
x la sorella
ammalava aurea finchè …
sono io, bleah
beh grazie mille per la dritta sulla jazz directory..muy apprezzata.
l’ultima è da spiluccare con calma… magari ascoltando qualche nota vibrata da Charlie Parker
L’ordine naturale è a strati, di tipo geologico. Il tempo scandisce la profondità dei depositi, ovviamente in ordine inverso. L’ordine della mia compagna (…) segue il suo equilibrio: rivoluzione settimanale del pensiero in ordine alfabetico, per tema, autore, ecc. E’ difficile svelare l’ordine (che nessuno di noi dubiti esista), ma è praticamente impossibile tenere traccia del suo movimento da un luogo concettuale all’altro.
Viva gli strati geologici!
Movimento per la difesa del disordine creativo