cucinare la tv (meglio se tra pochi amici) …

cucinare la tv (meglio se tra pochi amici)
Buono a sapersi, una ricetta ancora poco nota

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Ingredienti
(per pochi intimi): un canale satellitare (RaisatExtra) di scarsa audience e buona vocazione sperimentale, un Gene Gnocchi che studia (e cresce) da giovane Letterman, una presenza femminile che non esponga epidermide (fatta eccezione per un naso di considerevole fascino), un gruppo rodato di autori, ospiti noti (stasera Marco Travaglio) e meno noti.

Preparazione:
inventare un dizionario che segue l’ordine di importanza delle parole (io tentai di vendere un calendario coi mesi in ordine alfabetico ma mi andò male), aggiungere un po’ di Gene, costruire microprogrammi (la Docu-soap, Inside Leonardo) che rimescolino e reinterpretino in un paio di minuti alcuni generi tv (meglio se lontanissimi tra loro), aggiungere un ospite possibilmente televisivamente vergine ma brillante (esistono!), preparare fax e mail spiazzanti da commentare in trasmissione, ancora un po’ di Gene, applausi di vecchi varietà in b/n, una spruzzata di Cesare Cadeo (controllare prima la data di scadenza), scrivere le domande e preparare gli ospiti (non troppo però), prendere per i fondelli un autore vero (Camilleri) e uno immaginario (Grbic, Io nella neve), scovare negli archivi Rai perle in b/n di personaggi della cultura o del cinema e affidargli la sigla di coda(misinterpretando però il senso delle loro parole), aprire un blog su Splinder in attesa di una casa propria, aprire poi un sito vero ma strutturarlo all’incirca come un blog.
Tempo di cottura: una mezzoretta.

Consigli per migliorare la ricetta:

– "staccare" ancora di più Gene dai testi delle interviste e spostarlo di più sulle risposte dell’ospite. (Ma poi dipende anche dall’ospite, dai tempi tecnici e ammetto di averne viste viste solo alcune puntate).
– Insistere su Anna Della Rosa e sulla sua risata di fronte a testi non preparati prima.
– Mettere online (su Raiclick?) qualche contributo da scaricare.
– Convincere la futura dirigenza a spostare il programma su RaiUno dopo il Tg del prime time.

(Nota per i più maligni: a me Gene piaceva anche prima che mi dicessero che era "diventato" mio parente: "Ma va? Chi? Sposato con la Gianna?")

2 Comments on “cucinare la tv (meglio se tra pochi amici) …

  1. Gnocchi al ragù di battute da abbinare ad un Sauvignon del Collio… no, forse è meglio un vino da meditazione…

  2. Gnocchi è geniale!

    Adoro l’idea di “Io nella neve” di Riccardo Grbic e la docu-soap.

    Per non parlare di “inside Leonardo”…incredibile quando inventò i biscotti da inzuppare nel latte!!

    “Davvero un ottimo show, minimal, adatto per il satellite, che non bada a spot (poco), audience, ecc.

    Gene potrebbe essere un buon candidato come Letterman italiano…”

    (da “Ho svoltato a sinistra”, di Mario Novestry, 2005)

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