Dell’appropriazione indebita di Frank Zappa


FZHippy, marxistaleninista, angelo sterminatore delle ipocrisie e delle censure amerikane. Questo e altro sembrava Frank Zappa al giovane rockmusicologo e critico Riccardo Bertoncelli. L’unico dubbio era sulle droghe: fumava soltanto o prendeva anche acidi?
Ma Zappa era diverso e poi era altro, molto altro ancora. E Bertoncelli stesso lo capì il giorno del 1973 in cui l’intervistò.
Bellissimo questo suo racconto del personaggio Zappa, scritto in occasione del decennale della morte.
Impossibile non sottoscrivere l’ultima frase che ricicla il giudizio di Borges su Stevenson: “Per me Frank Zappa è una delle forme della felicità umana”.
Qui un altro speciale zappiano (ma secondo me l’avevo già segnalato).

Parentesi:
Bertoncelli è lui, sì quello che nell’Avvelenata è descritto in allegra compagnia intento “a sparare cazzate”.
A proposito, la vera storia dell’Avvelenata, raccontata proprio dalla prospettiva del critico, la trovate qui.
Tratta da Paesaggi immaginari – Trent’anni di rock e oltre, libro del Bertoncelli medesimo, la cui lettura non posso che consigliarvi, oh passanti rockettari, se mai tra voi ve ne sono.
Chiusa.

6 Comments on “Dell’appropriazione indebita di Frank Zappa

  1. Che aggiungere, c’è lo Zappa che si appropria di Varèse, stravinski e johnny cash, ma c’è anche lo Zappa originale, compositore di danze rituali per zucche, regista di film inguardabili e di interminabili assoli di chitarra.

    Il riferimento ai numi tutelari zappiani è veramente comodo a volte, quando non una scorciatoia.

    Il fatto è che zio Frank ha sempre attraversato gli stili e i riferimenti, e gli ha messo il proprio marchio, colonizzandoli.

    Quanto alle droghe non sapevo che fumasse, ho sempre pensato che fosse già abbastanza fuori di testa da non averne bisogno

  2. Grazie zio burp.

    Conoscevo la storia dell’avvelenata, come ne conosco a memoria le parole (invero di quasi tutte le canzoni del guccio), ma non conoscevo i retroscena ed i particolari, causa e contesto, e soprattutto il seguito.

    Alle volte questo tuo blog è uno scrigno pieno di sorprese incredibili e piacevoli.

  3. Fugaz, temo che FZ non si facesse neppure le canne! Cioè era così di suo, senza additivi.

    Bisax, grazie, entri a pieno titolo nella top ten 2005 dei complimenti più mirati e graditi.

    Opalescente. Anche a me ogni tanto capita di tagliarmi i polpastrelli con certi libri.

  4. Condivido il ringraziamento di bisax, il dubbio del Bertoncelli ha attanagliato l’intera mia adolescenza, peraltro inquinato da false piste.

    Grazie grazie grazie

    Se

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