L’ultimo odore del re (1)

C’era una volta un re vecchio e malvagio che aveva una figlia giovane e bella. Il re aveva un nome nobile, un nome da re, ma tutti lo chiamavano solo Re Fiutone. Egli aveva infatti un prezioso dono di natura, sviluppato con l’esercizio e l’allenamento: sapeva distinguere con assoluta precisione puzze e profumi, aromi e odori.
Da giovane aveva sfidato e vinto in tenzoni olfattive i profumieri di Fraglandia e gli speziali di Urganza. E dicevano le leggende che con il passare degli anni, il naso del Re Fiutone si era così affinato da riconoscere persino gli odori delle cose senza odore: i pensieri, i sentimenti. Ma queste erano solo leggende. La verità era che quel sovrano si vantava di conoscere ogni odore presente sulla terra.

Un giorno sua figlia, la principessa Clevania, cominciò a dar segni di impazienza e infelicità.
– Figlia, che è questo puzzo?
– Padre, i fiori sbocciano, è la mia primavera. Desidero un marito.
– E sia. Faremo un torneo.
– Ma padre… c’è già un cavaliere che mi garba assai e…
– Come osi? Rinneghi le tradizioni? Dimentichi forse che siamo in una fiaba?
Clevania pianse lacrime profumate di muschio e di ortensie.

Tre cavalieri si presentarono al torneo: Kalashio, che era forte come quattro tori ma arguto quanto un quarto di bue; Marcesco, gran parlatore, polemista e filosofo; e infine Giolenno, pacifista e sognatore.
Il re lesse il bando del torneo: avrebbe avuto in sposa Clevania, chi nel volgere di un mese, avesse offerto al suo sovrano un nuovo odore che le nobili narici mai avevano conosciuto. Chi avesse fallito sarebbe stato consegnato al boia.
Kalashio non ci pensò neppure un attimo: prese il lanciafiamme, saltò sulla moto e sparì sgommando verso le montagne della luna.
Marcesco sorrise e se ne tornò placido in biblioteca.
Giolenno si chiuse in camera sua a pensare, suonare il flauto e scambiare sms con Clevania, da cui era assai riamato.
Il mese passò rapido e i cavalieri si ripresentarono a corte.

(Segue?)

3 Comments on “L’ultimo odore del re (1)

  1. a me risulta che segue… vero cris?

    😉

    Sabrina

    però quella degli sms mi giunge nuova… ah non ci son più le favole di una volta!

  2. Vabbè, lasciami assumere anche a me quell’espressione di stupore e sospensione che si accompagna alle parole “come andrà a finire?”

    Dopodichè, visto che poco più su nel blog c’è la parte 2, io mi predispongo perchè cali su di me la soluzione all’enigma.

    Ah, io vorrei che vincesse quello che ha sgommato in moto, il cerebroleso, perchè in genere lui fa sempre una brutta fine nelle fiabe, e anche molto la figura del pirla

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