Fare, insegnare, lettera, testamento…

Fare, insegnare, lettera, testamento
Da qualche mese ho un allievo di piano. Di solito quando mi chiedono di dare lezioni metto subito le mani avanti: no, grazie, non ho titoli e – soprattutto se si tratta di giovani – aggiungo che non voglio "rovinare" nessuno. Ai ragazzini, prima gli fate insegnare le regole. Poi casomai li mandate da me che gli confondo le idee.
Il fatto è che tutto quello che ho da dire sul piano jazz si può dire in 15 minuti. Pillole. Per il resto ne possiamo parlare – e volentieri – per mesi, ma il succo è lì. E infatti prima o poi lo faccio davvero un manuale di armonia di 3 cartelle e un manuale di improvvisazione di 2.

Quindi, dicevamo, come insegnante forse ho un concreto problema di marketing, non mi vendo granché bene, no no no. Ma va bene così.
Questo allievo che è un signore adulto e vaccinato mi ha detto: cioè perché mi sento consonante con quel mondo lì che viene fuori quando tu suoni liberamente. Come potevo negarmi?

Ma il discorso sull’insegnamento in realtà è più vasto. E me ne rendo conto tutti i giorni anche nel lavoro, bilateralmente, dal lato attivo e da quello passivo della "cattedra".
Ci sono persone che sanno fare, altre che sanno insegnare. Poche sanno fare entrambe le cose.
Ma suvvia: non è mai troppo tardi.
Cioè te che ne dici?

7 Comments on “Fare, insegnare, lettera, testamento…

  1. Con queste premesse, credo che riusciresti bene come insegnante. Io ho dovuto supplicare Marco Pazzi, anni e anni fa, perchè mi desse lezioni di musica in generale; lui si negava, piu’ o meno con gli stessi argomenti, poi ha ceduto ed è stato il migliore insegnante che abbia mai incontrato. Il sax l’ho imparato seguendo le sue lezioni di chitarra, fa ridere ma tu che sei nella materia hai capito quanto e’ prezioso incontrare uno cosi’. Hai un sacco di esperienza, puoi solo essere un valido insegnante, e il fatto che il metodo sia poco ortodosso non puo’ che giovare, a mio avviso. Insegna, insegna. Diffondi un po’ di sano anticonformismo musicale, che a Pavia puoi solo fare bene.

  2. Grazie, molto bello. Capisco tutto e mi fa piacere quello che scrivi.

    E mi fa piacere che nomini proprio Marco. Che a me ha insegnato un tot e già lo scrissi proprio qui sul blog.

    La tua firma non c’è ma noi ci conosciamo vero?

  3. … tutto ha un prezzo. tutto dipende dal prezzo.

    quanto prendi?

    puntodidomanda

  4. A questo giovanotto prendo 20 svanziche per un’ora lorda. A casa sua.

    Parlavi di musica giusto?

  5. Mir, la malizia sta nell’uocchio di chi legge!

    Punto poteva parlare anche d’altro, che non fosse proprio quel che pensi tu. 😉

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