Quattro e mezzo!…

Quattro e mezzo!
Prima di tutto, la creatura ha chiesto perché, se interrogata, avrebbe dovuto dire una bugia.
Poi, dopo che le è stato spiegato ha eseguito. E senza la faccia da “uhhh sto mentendo” che sfoggia quando giocca alla Pepa Tencia.

La causa era ottima: risparmiare due lirette alle Terme di Pigna,
posto bello, dicono loro che mi scrivono da là, e assai caro, lo so per certo. Infatti ci vanno solo quando io non ci sono al mare.
Che io sono notoriamente contrario a tali lussi babilonesi.

Comunque, in sostanza: ha imparato ad abbassarsi gli anni, ecco tutto.

8 Comments on “Quattro e mezzo!…

  1. WHAT’S Pepa Tencia?

    Grande Alice comunque!

  2. Eh la Pepa Tencia è quel gioco di carte in cui se ti resta in mano la donna di picche sei fottuto. Immagino abbia altri nomi, anzi, tu come la chiami?

  3. giusto per la cronaca in Veneto, dove però si gioca con le carte da briscola, di chiama “la vecia” (la vecchia)…

    …uh cosa mi hai fatto venire in mente (che non c’entra una beata): “Cuori in atlantide”, romanzo di King, dove parlano appunto di Cuori come tu spieghi la Pepa tencia… che c’entra? niente! appunto, ma è King ed io ce lo faccio entrare lo stesso!

    ah: brava Alice, le bugie che servono si possono dire….peccato che per credere che la mia di Alice abbia 11 anni (ne ha dodici appena compiuti) io debba segarle via una trentina di cm di gambe!

    😉

    Sabrina

  4. da buona veneta la chiamo LA VECIA anche io.

    ma a carte giocavo solo a scala40 con mia nonna quando avevo 6 anni. poi ho smesso

  5. era ora che tu insegnassi a tua figlia una delle regole fondamentali del savoir vivre femminile ..

    mp

  6. io a 5 anni vado con la zia in piscina. la zia fa il biglietto e le sento dire “lei ha 4 anni”. io mi incavolo e tutta fiera dico: “noooo, io ho ciiinque anniiii”. facendo fare una figura di m. alla zia, che aveva tentato appunto di risparmiare due lirette. che poi la zia, avendo due figli particolarmente delinquenti, era abbastanza abituata alle figure di m

    eh, eh, cosa mi hai ricordato!

  7. evidentemente in un angolino di veneto, oltre a chiamarsi “la vecia” si chiama anche “pampaugo”, e la carta in questione sulle carte da briscola è il fante di spade. che c’ha anche la faccia da pampaugo direi.

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