Blogfest e nostalgia: di parole 1.0

Pensando alla Blogfest ho avuto un po’ di saudade dei vecchi tempi. Ho pensato che una delle cose che mi eccitava da pazzi era andare lì a un blogrodeo a una blogfest a un blogaperitivo e vedere che faccia e che occhi avevano il caio, la tizia e i semproni, che leggevo da mesi ignorando ogni cosa di loro tranne quei pezzi delle loro vite e dei loro pensieri che ti bevevi sui loro blog dalle loro parole.

Parole.
Che in quell’occasione d’incontro diventavano volti, suoni, occhi, a volte tette.
Sì perché nel caso di tizia, anche il punto di domanda sulle tette aveva la sua legittimazione.

Ora invece è tutto diverso perché tutti ci mettono (ci mettiamo) la faccia (a volte anche le tette) su questo web.
E’ giusto così, mica stiam qui a far del luddismo, ma non c’è più quel brivido lì che a me piaceva tanto.

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