EasiYo: lo yogurt fatto in casa e il risotto al kiwi

“Tesoro, abbiamo una yogurtiera…”
“Sì, ce l’abbiamo è lì sotto ma è una cosa vecchia e scomoda infatti non la usiamo mai” rispose mia moglie.
“No, intendevo affermativo: abbiamo una yogurtiera! Una nuova.”

E fu così che entrammo nell’autoproduzione di yogurt con Easiyo, un’idea che viene da lontano, dal New Zeland, distribuita in Italia da QVC. Così ho scoperto che la yogurtiera è (solo) un grosso termos con dentro un altro termos e che per fare questo yogurt basta usare la confezione di preparato EasiYo, rispettare le dosi di acqua a diversa temperatura e lasciare riposare tutto una notte.
Così al mattino ti ritrovi un kg di yogurt. Che sembra tanto, intendiamoci, dire un kg di yogurt, ma poi ti metti ad assaggiarlo così, col cucchiaio direttamente dal termos e in men che non si dica è già diventato mezzo kg.

Il secondo step di questo passaparola tra blogger a cui mi ha invitato Domitilla di Pappa & ceci e che è legato a una raccolta fondi per UNHCR prevedeva che ci si cimentasse in una ricetta a base di yogurt. Allora ho curiosato quelle sul sito di Easiyo e ho scelto quella che era più nelle mie corde. Siccome io i dolci non li so fare (non ancora, diciamo), ma in famiglia siamo dei gran risottari, ho scelto il risotto. Il risotto al kiwi.
Fai il soffritto con olio, scalogno e – non ci avrei mai pensato – un kiwi tagliato a tocchetti, scegli di usare un buon riso (carnaroli, alè), poi fai sfumare con del vino bianco. Procedi facendo il tuo risotto, aggiungendo il brodo vegetale e a un certo punto, se non avessi messo della musica hawaiiana in sottofondo riusciresti persino a dimenticarti che stai facendo una cosa inedita e vagamente esotica. Alla fine, il sigillo del risotto, la mantecazione, la fai con lo yogurt al kiwi.
Poi assaggi, vedi le Hawaii laggiù oltre il balcone, impiatti con un paio di foglioline decorative, chiami il capo cuoco moglie e attendi il verdetto.

Si siede.
Assaggia.
Ti guarda.
Riassaggia.
Qui è il momento in cui mi prende sempre un po’ di sindrome da MasterChef.
… (Mi verso del vino).
Finalmente si pronuncia: “Ma sai che…”
Riassaggia.
“Ma sai che non è proprio niente male?”
🙂 Le verso del vino. Tlin, un brindisi.
“Ma sai che si può proporre… quando abbiamo ospiti?”
Ecco, questa è la frase che significa che MasterChef per me continua. 

[Grazie a QVC e EasiYo ho donato il mio tempo all’UNHCRinsieme a Domitilla FerrariSara DaniaSerena SabellaCristiana Calilli, Vale – RobedamammaSonia MonaghedduMarianna D’AmbraFabio CristiSharon Sala e Paola Toia]

3 Comments on “EasiYo: lo yogurt fatto in casa e il risotto al kiwi

  1. Pingback: Yogurt da bere | pappa e ceci

  2. Pingback: buying a Bad hairstyles Day end Them these kind of helpful suggestions!

  3. Pingback: babyliss big hair review

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.