I blogger pavesi, la Viola Rampante e l’orgoglio di nonna

Capita che a ferragosto i giornali debbano pure riempire le pagine e allora evidentemente va bene anche un pezzo sui blog pavesi.

blog-provincia-pavese-14-08-08.jpg

Più sotto capita anche dell’altro.

Capita che lo firmi la stessa persona (grazie Anna) che già mi aveva regalato un primo quarto d’ora di celebrità sulla stampa locale. Quindi raggiungo festante la mia mezzora di celebrità. Celebrità del tutto relativa, dato che quel giorno e il successivo gli accessi al blog sono un encefalogramma piatto giustamente ferragostano.

Capita che in questo articolo io sia citato come veterano del blogging pavese (tzé) e sia accompagnato da altri blogger che a parte eccezioni non conosco. Ecco le eccezioni: Gattostanco, Claudio Cerri (che conobbi in una vita precedente e già allora disegnava assai bene) e Matteo Vitolo, a cui spetta giustamente l’onore del box con l’intervista dedicata. Matteo seguitelo perché scrive con passione della sua passione. E da domani è in missione al Festival di Venezia. E a questo punto avete anche capito quale sia la passione.

Il resto della blog-banda citato nell’articolo comprende: Semprepazza, Circolo Pasolini, Schegge di vetro, Principessasissi, Erbaviola, Il mignolo col prof, Renzoelucia, Anathea.

Capita che non ci siano alcuni tra i più validi e significativi – a mio parere – blogger pavesi, ma si sa che la blogosfera è vasta e ognuno la vede come gli va. Al prossimo giro aggiungerei senz’altro Loveisavirus, Lelerozza, Ecoprogetti (che però sembra fermo) e Black Cat. Mi vengono in mente – azz qualcuno mi dimentico sicuro ora – anche Fildir e un altro paio di persone che scrivono in rete ma in modo anonimo e non hanno deciso ancora di fare outing non posso qui linkare. (Ma tu hai capito che parlo di te.)

Ma chissà quanti altri ce ne sono sparse per Pavia di voci della blogosfera. (Quella studentessa che descriveva Pavia che scoprimmo con piacere lo scorso anno? Che fine avrà fatto?) Chi vuole si faccia vivo qui nei commenti. Poi magari un giorno si va a bere una birra insieme.

Ma soprattutto capita che accanto all’articolo venga pubblicata la Viola rampante, appena apparsa su queste pagine. E che mi arrivino un paio di sms stupefatti, che io giro alle nonne impartendo dai monti l’ordine di recuperare il quotidiano.

Capita poi – ma qui le testimonanze sono discordanti – che qualcuno al supermercato abbia visto la seguente scena. Una signora si ferma accanto a un passeggino e, dopo immancabili primi complimenti di rito a genitori e prole, se ne esce con: “Oh, ha otto mesi anche lui? Macheccarino. La “mia” Viola a otto mesi fa già le scale. Infatti hanno messo la sua foto sulla Provincia!”
Ecco, sostiene qualcuno che quella signora sia mia madre.

24 Comments on “I blogger pavesi, la Viola Rampante e l’orgoglio di nonna

  1. Olè. Ecco il primo che mi ero dimenticato di citare. Benvenga. In alto i calici.

  2. ops, ecco un secondo blogger pavese sfuggitomi. Scusa Fra’.

  3. ho capito e ringrazio. ma ora un dilemma mi assale: come abbandonare l’anonimato per bere una birra? (ma poi non si era detto una cena?)

  4. complimentonissimi!!!
    che emozione deve essere, vedersi pubblicati su un giornale
    e la foto della TUA Viola è adorabile.
    che belli che siete, che belli!

  5. Sì, si era detto una cena. Ma come primo approccio a un toto di gente sconosciuta (e non tutta raccomandabile almeno leggendo i loro blog) mi parve meno impegnativa la birretta. O Crodino. O analcolico inzomma.
    Cmq la tua domanda ha senso: potresti partecipare indossando una mascherina. Tipo quelle degli scambisti quando vanno in tv.

  6. fra’, abbia pazienza. Per un altro Fra’ la scambiai. Cmq il risultato non cambia: venga a bere con noialtri, diamine.

  7. come mai con te si finisce spesso a parlare di scambisti? (sono sempre io, l’anonimo blogger pavese)

  8. presente ! anche se rimandata a settembre dalla Prov Pav, io x una birra non mi tiro mai indietro.

  9. Che non ho ancora capito se io sia blogger pavese o immigrato.

  10. Eccerto Blackcat e Zanocom, birra per tutti. Ora lasciamo spirare agosto, aspettiamo che tutti tornino mesti in città e poi ci organizziamo per benino. intanto se vi aggrada spargete l’idea

    Anonimo: sto reclutando alcune comparse per fare indossare pure a loro una mascherina. Così da intorbidare un poco le acque…

  11. Possono partecipare anche i soli lettori pavesi non tenutari di blog? (porta i miei auguri per oggi alla tua gentil consorte, grazie) 🙂
    robxyz

  12. yuk, yes, buona domanda: sì. Eccerto. Possono partecipare. La studentessa fuori sede dello scorso anno chi la invita? Devo fare tutto io?

    Grazie Robxyz, riferirò 🙂

  13. Anche io, anche io! Torno or ora da un aperitivo con l’amico Rebus, stiamo facendo le prove generali ^_^

  14. Venghino venghino. Direi che potrebbe essere il w-e del 19-21 tendenzialmente in centro, direi al pub. Ma accetto smentite.

  15. La studentessa fuorisede dello scorso anno è… rimbalzata qui per volere del Fato: è finita su questo blog tramite Anobii, figuriamoci… Altro che!, ai nostri nonni fischiavano le orecchie quando si parlava di loro, ma con Internet noi siamo molto più avanti! 😛

    La studentessa fuorisede non sa bene cosa farà nelle prossime settimane e soprattutto non sa *dove*, ma è comunque molto contenta di essere ricapitata qui e di essere stata ricordata (poi si scoprirà che stavate parlando di un’altra… :P)

    E continua a studiarvi con marcato interesse antropologico: ché siete una ben strana genia, eh, voi buffi, carucci, Pavesi!

  16. La studentessa fuorisede (proprio lei, mica un’altra) è sempre la benvenuta qui, da qualunque via ella arrivi.

    I lettori di questo blog e il suo tenutario sono sempre felici di avere sue notizie e si augurano che lei, tra il blog personale, quello con le vijà (e le streghe!) e l’osservazione antropologica di noi indigeni, la studentessa fuorisede trovi anche il tempo (oltre che per studiare) per divertirsi.

  17. La studentessa fuorisede ieri è andata a bersi un caffé in piazza della Vittoria, e lì ha ricevuto una proposta di matrimonio! Un signore intendeva acquistarla, e si informava con serietà estrema: a quanti cammelli la vendeva, la sua famiglia?

    Okay, *forse* il signore non era Pavese da sette generazioni, ma la studentessa fuorisede continua comunque a sostenere che certe cose capitano solo in questa città bislacca! 😛

    La studentessa fuorisede tornerà su queste pagine, anche perché i blog *indigeni* sono uno strumento di indagine antropologica niente male – e, se riuscirà a avere un attimo di respiro fra un esame e un altro, verrà ben volentieri anche a bersi la birretta! (A parte che è astemia :P)

  18. Tu pensa… ti leggo quasi ad un anno di distanza e per puro caso…
    Un saluto da semprepazza! ^__^

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.