Categoria: Leggere/Scrivere

A Love Supreme. Incantamenti metropolitani

Sono in metro, linea tre, la gialla, una qualsiasi delle mie mattine. La strada la so, piastrella dopo scalino, inutile guardarsi intorno. Oggi niente musica in testa. Ho un libro. Entro nel vagone mi aggancio, apro il libro… Read More

Le mutande rosse

“Il mio nonno Battista, che qui lavoro non ce n’era e se ne andava in giro in Slovacchia e Ungheria a fare il minatore. E gli alberi li tagliavano d’inverno, e uscivano al mattino con una gamella di… Read More

“Il soldato col braccio… infetto fino al soffitto”

Storia Nera di Nonna Nena Il soldato col braccio… infetto fino al soffitto.   C’era la Prima Guerra Mondiale. Qui era tutta Austria e si combatteva proprio su queste montagne. E i soldati feriti li portavano via dal… Read More

Storie nere di Nonna Nena: la scapola dello scheletro

“Una volta sono scesa nei sotterranei della mia scuola, che era l’Accademia di Brera [siamo a Milano negli anni ’50] e lì sotto c’erano ancora i resti di una chiesa e di un convento. E sotto le volte… Read More

Ho sognato Hedy Lamarr

Ho sognato Hedy Lamarr. Io ero al pianoforte, vestito da scienziato. Hedy trafficava a un tavolo, con cavi e transistor. Stavamo rivedendo la sua famosa invenzione, quella per comandare i siluri verso le navi nemiche. L’idea stavolta non… Read More

Coming out: le mutande del nonno

Mio nonno paterno si chiamava Igino con la I davanti, e quando si incazzava diceva porcomondo. Se n’è andato nel 1973 quindi ci siamo incrociati davvero per poco ma in qualche modo l’ho portato con me molto a… Read More

Camping Mon Perin: bello il posto, bellissima la storia

C’era una volta in Istria, un bellissimo litorale naturale che rischiava di essere trasformato in una moderna riviera fitta di alberghi, appartamenti e stabilimenti balneari e la sua ovvia strada statale per portare il turismo. Tanto turismo. Forse… Read More

La contesa delle tette (sì, quella di Nick Hornby, esatto)

Sono in stazione in coda per fare l’abbonamento. È quasi il mio turno. Una signora piccina coi i capelli bianchi affianca la coda, mi guarda. Poi mi si avvicina di lato sorridendo per dirmi qualcosa.Fermo immagine. Flashback.Io questa… Read More

Ciao Umberto

‘Sii coinciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinchè il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento… Read More

Pavia: cronache di amanti notturni sul Ticino

– Psst Teresa… sei sveglia?– mhm no, sa gh’è?– Sa gh’è? Teresa, questo è il post di un blog, dai, usiamo un linguaggio consono.– Che strazio sei, Mario. Cosa c’è? Cosa c’è?– Vieni alla finestra dai. – Mario ma… Read More